
Non si capisce perché il governo, fregandosene di una direttiva europea e usurpando un potere in mano alle regioni, abbia deciso di chiudere anticipatamente la caccia il 20 anziché il 30 gennaio, come previsto invece dalla legge e della stessa direttiva europea.
L’ennesimo abuso del governo a danno dei cacciatori messo in atto senza alcuna giustificazione scientifica e mosso solamente dalla volontà da un’ideologia ambientalista e animalista portata ad un estremo tale da non rispettare nemmeno le direttive dell’Unione Europea.
A fronte di questa ingiustizia abbiamo ottenuto solo parole e zero fatti in favore e a tutela del mondo venatorio, stanco di subire misure volte solamente a penalizzare la caccia e tutte le attività ad essa collegate. Una situazione non più accettabile generata da un governo indifendibile. I giochi però sono finiti perché i cittadini, ormai, hanno capito con chi hanno a che fare.