
Discorso deludente della ministra Giannini all’audizione tenuta nella commissione cultura della camera. La Buona scuola non funziona.
Oggi in commissione cultura è venuto il Ministro Giannini, carica di belle parole per la Buona scuola.
Il problema è che poco o nulla è cambiato in meglio. La ministra manifesta sempre buone intenzioni, ma i fatti parlano in maniera diversa.
Giannini si è soffermata sugli interventi emergenziali compiuti nelle zone terremotate, che avrebbero permesso l’inizio regolare delle lezioni ed ha parlato del piano nazionale di edilizia scolastica con investimenti di 6,7 miliardi di euro, misure antisismiche comprese.
Premesso che questi interventi sono tutti da verificare, non si riesce a comprendere se davvero tutti questi fondi saranno effettivamente impiegati e soprattutto quando si vedrà un qualcosa di concreto nel merito. Al di là delle belle parole, non mi pare di vedere sui territori plessi scolastici nuovi o manutenzioni e adeguamenti antisismici in corso sugli esistenti.
La ministra ha poi minimizzato le difficoltà incontrate in questo avvio di anno scolastico difendendo sostanzialmente la “Buona scuola” ed i meccanismi delle assegnazioni provvisorie, della “chiamata diretta” e della mobilità straordinaria. La realtà purtroppo è ben diversa.
Situazioni inaccettabili di classi scoperte, classi accorpate, orari ridotti sono purtroppo state all’ordine del giorno a causa di buchi di organico, rinunce, richieste di trasferimenti, inefficienze gestionali che hanno segnato negativamente l’avvio delle scuole. Ed invece di pensare a regionalizzare le graduatorie, eliminando così una delle evidenti storture del sistema che produce caos e ritardi che penalizzano gli studenti sopratutto del nord del paese, ha dichiarato che il problema è irrisolvibile.
Nonostante le promesse e le rassicurazioni di Renzi e della Giannini quindi la “Buona scuola”, anche nel 2016, non si è vista e siamo ancora all’anno zero!