
Da Il Populista, 31.03.2017
Protesta la Lega. Borghesi: “Si aggiungono ai nostri disoccupati, la situazione è satura”. Bordonali: “Non ci possiamo più permettere di accoglierne altri”.
Gli immigrati presenti sul territorio della Regione Lombardia sono circa 1,3 milioni. Secondo l'Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità, di questi immigrati il 20% è completamente disoccupato. Un immigrato su 5 infatti non ha un impiego fisso, ma nemmeno uno saltuario e neppure fa un lavoro irregolare. È un nuovo record dal 2001, quando si era registrato il picco di immigrati disoccupati del 18,5%. E non se la passa meglio la popolazione straniera attiva e occupata, dove un immigrato su 8 guadagna meno di 600 euro mensili. È il quarto anno consecutivo che pure quei cittadini stranieri che hanno un lavoro, hanno comunque un reddito mensile netto inferiore a 600 euro. Un altro nuovo record: è dal 2001 che non si riscontrava un'incidenza così elevata. A fronte di numerosi extracomunitari regolari senza lavoro, nemmeno i lombardi possono sorridere. Confrontando infatti i dati relativi al tasso di disoccupazione lombardo, che nell'ultimo trimestre 2016 si era assestato attorno al 8.21% secondo quanto diffuso dall'Istat, si ricava che pure molti nostri connazionali sono disoccupati. Il lavoro, insomma, scarseggia. Eppure il Governo Gentiloni sembra non curarsi di ciò, anzi. Nonostante la Lombardia sia la regione che accoglie il maggior numero di presunti profughi sul suo territorio, il Viminale continua a inviare un numero ininterrotto di immigrati da dover integrare. Il problema fondamentale è che l'integrazione si complica, se nelle zone di integrazione manca il lavoro. A maggior ragione, inviare su un territorio giù saturo di problemi ulteriori soggetti rischia soltanto di amplificare i problemi. Sulla questione ha preso posizione il deputato leghista Stefano Borghesi: "È inaccettabile che il Governo non tenga presente la situazione che si vive in Lombardia, sia per la questione immigrazione che per per quella del lavoro. Numerosi lombardi sono disoccupati, e pure tra immigrati regolari esiste un problema disoccupazione. Trovo incomprensibile - ha aggiunto Borghesi - la scelta di continuare a spedire qui soggetti che ora lo Stato mantiene con i nostri soldi, ma che in futuro quasi sicuramente non troveranno lavoro e quindi non potranno nemmeno integrarsi. La Lombardia accoglie già oltre il 12% dei presunti profughi, la situazione è satura. Cerchiamo di creare lavoro per chi c'è già, invece di complicare ulteriormente la situazione". Sulla stessa linea l'Assessore regionale leghista alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali: «I numeri certificano che l'immigrazione di massa è un problema da risolvere. La Lombardia ospita 1 milione 314 mila immigrati, tra cui circa 96.000 irregolari. Se tra i lombardi il tasso di disoccupazione si attesta intorno all'8 per cento, tra gli immigrati residenti in Lombardia ben 20 su 100 risultano inattivi, un dato che tocca la punta del 28.1 per cento tra la popolazione femminile. Il nostro territorio non può permettersi di accogliere altri immigrati, soprattutto i cosiddetti migranti economici che di fatto sono in maggioranza clandestini». Immigrazione e lavoro in Lombardia. Due problemi seri e legati a doppio filo, sui quali il governo fa orecchio da mercante.