

#1M2017
In questo primo maggio, festa dei lavoratori, il mio pensiero va a quei milioni di italiani che lavorano con dignità per mantenere le proprie famiglie.
Ma il mio primo pensiero va soprattutto a quei milioni di italiani in condizioni di difficoltà, anche a causa del lavoro che manca.
Festeggiare il lavoro quando la disoccupazione si assesta intorno al 12% è già di per sé un fatto allarmante. Pensare poi che oltre al 12% di disoccupazione generale esiste un 40% di disoccupazione giovanile, chiarisce ancor di più la condizione critica dei lavoratori in italia.
Il problema di migliaia di giovani che in Italia sono senza lavoro, e vengono costretti ad emigrare all’estero, fa il paio con le migliaia di esodati creati da quell’infame legge che ha nome “Fornero”.
E se il terzo di questi governi non eletti aveva pensato di aver risolto tutto con una misera riforma del lavoro chiamata #JobsAct, i fatti dimostrano che si sbagliava di grosso.
Il lavoro nobilita l’uomo. Speriamo torni a farlo molto presto.