
Due diverse scuole medie di Milano sono balzate agli onori della cronaca per aver organizzato degli incontri che non è fuori luogo definire “discutibili”. Lezioni di sesso, islam e cittadinanza da parte di attivisti LGBT ed esponenti politici di un partito soltanto: il PD.
Nello specifico, alla scuola media Pertini è stato organizzato un progetto per “educare alle differenze, all’inclusione e alla cittadinanza”. In pratica, ai ragazzi della Pertini è stato detto di seguire lezioni sulla sessualità a cura dell’Arcigay e ricevere nozioni di religione islamica da Sumaya Abdel Qader, la consigliere comunale musulmana di Milano eletta con Sala e il Pd. Data l’evidente connotazione politica, la dirigenza scolastica ha poi provveduto ad annullare il progetto (per la fortuna dei giovani studenti della Pertini).
Alla scuola media Puecher invece sono stati chiamati a “tenere una lezione” sullo Ius Soli il responsabile dei giovani PD e un ex consigliere comunale dem. Ai giovani della Puecher è toccato sorbirsi la litania buonista secondo la quale “non esistono muri, barriere e nessuno è straniero”. Comizi pro-Ius Soli veri e propri, senza che sia stato chiamato nemmeno una controparte per inscenare un dibattito.
Alza la voce la Lega Nord, con il deputato Stefano Borghesi pronto a portare certi fatti in Parlamento: "È inaccettabile che associazioni come Arcigay ed esponenti di un singolo partito vengano invitati a tenere intere lezioni ai ragazzi, senza alcun contraddittorio e quindi nella presunzione di essere nel giusto, su temi tanto delicati come la cittadinanza e le 'identità sessuali'. Queste non sono lezioni, ma vera e propria propaganda politica sulla pelle dei nostri giovanissimi studenti. Presenterò immediatamente un’interrogazione al Ministro Fedeli affinché chiarisca queste vicende che di didattico non hanno nulla. Le aule scolastiche non sono luogo per fare politica".